venerdì 21 agosto 2009

Per Fernanda


Sono stata incerta se scrivere qualcosa su Fernanda Pivano. Detesto il clamore e l'effimero interesse che si crea alla morte di un personaggio pubblico. Improvvisamente tutti sanno chi è e tutti ne parlano come di un santo/santa. Odio il silenzio che segue.
Io stessa ammetto di conoscerla davvero poco, di connetterla mentalmente con la beat generation, Jack Kerouac, e poco altro.
Però lasciarla andare così, senza un saluto mi sembrava veramente brutto, e ingrato. Se oggi ho in mano non solo i libri che lei promosse e tradusse, ma anche quelli di Lansdale, Vonnegut, McCarthy e di tanti grandi autori Americani, se sono tradotti in modo decente, beh, lo devo anche a lei. In un paese refrattario alle novità culturali come questo si rischiava di rimanere all'oscuro di tanta letteratura, di tanto ingegno e bellezza. Ma voi riuscite ad immaginarlo? Io sì, perciò GRAZIE! E buon viaggio.

1 commento:

Gemelle a rotelle ha detto...

Sono d'accordo...
ma adesso mi vien da piangere