venerdì 28 maggio 2010

"Nel frattempo..."


Vi ricorderete forse che qualche mese fa recensii su queste pagine "Men and Cartoons" di Jonathan Lethem, autore americano che ha partecipato al recente Salone del Libro di Torino per presentare il suo atteso "Chronic City".
Anche se il mio era quasi solamente un omaggio a questa raccolta di racconti (mi aveva talmente entusiasmata che non riuscivo ad argomentare), il succo era il seguente: WOW!
Oggi un altro blogger lo recensisce e anche se condivido poco di quanto scrive (soprattutto le opinioni su alcuni racconti) vi linko la sua pagina (sperando che non gli dia fastidio) per il gusto della discussione e del confronto. Due giudizi sono meglio di uno!

domenica 16 maggio 2010

Greenpeace al Salone del libro


Se mai prenderò in mano un E-book, sarà solamente per motivi ecologici. E' un oggetto che non mi attira per niente ma a volte non posso fare a meno di pensare che effettivamente, date le condizioni penose del nostro pianeta e il continuo taglia taglia della Foresta Pluviale, un modo per diminuire le dimensioni del disastro sarebbe quello di rinunciare al libro di carta.
In realtà ci sarebbero altre soluzioni.
Una sarebbe quella di sfruttare e favorire la circolazione di libri usati. Oltre ai negozi che ritirano e vendono volumi usati, esistono le biblioteche (dove spesso si trovano libri ormai creduti estinti e che però non riescono sempre ad essere al passo con l'acquisizione delle novità letterarie) il bookcrossing, che permette di leggere e scambiarsi volumi di ogni tipo a titolo completamente gratuito, consentendo anche a chi non ha grandi finanze di accedere a titoli recenti.

Sarebbe auspicabile poi pubblicare meno libri inutili, quelli -per fare un esempio- legati alla sensazione del momento televisivo o a qualche fenomeno effimero,puri oggetti commerciali che vaporizzano le loro potenzialità di vendita in pochi giorni e poi finiscono per la quasi totalità al macero.
Oppure, lo dico senza conoscerne le implicazioni tecniche, gli editori potrebbero utilizzare più carta riciclata. Ormai esistono tali metodi di lavorazione che in taluni casi è quasi indistinguibile da quella vergine.
Le case editrici hanno un ruolo decisivo in questa presa di coscienza ecologica del lettore, per questo Greenpeace ha inaugurato una campagna di sensibilizzazione prendendo in esame la produzione Italiana, proponendo a chi il libro lo pubblica un questionario attraverso il quale verificare quanta carta di quella utilizzata fosse certificata non proveniente dalla Foresta Pluviale.
Alcuni editori sono stati molto disponibili, altri (e mi duole ammetterlo, alcuni dei miei preferiti) non hanno nemmeno risposto al questionario.
Vi invito a consultare la classifica di Greenpeace, a leggere questo articolo e consultare il sito di FSC Italia, sperando di non dover arrivare a rinunciare al fruscìo delle pagine per dormire sonni ecologicamente tranquilli...


venerdì 14 maggio 2010

Salone del Libro 2010- NOTIZIONA!


Dal sito de Il Teatro degli Orrori!

READING E CONCERTO DEDICATO A KEN SARO WIWA PER IL TEATRO DEGLI ORRORI; DOMENICA 16 MAGGIO, SALONE DEL LIBRO, TORINO

All’interno del SALONE DEL LIBRO di Torino
Domenica 16 maggio
Sala Gialla
Ore 20.30

“A SANGUE FREDDO”
A 15 anni dalla scomparsa di KEN SARO WIWA
Reading e concerto de
IL TEATRO DEGLI ORRORI
dedicato allo scrittore nigeriano giustiziato nel 1995 per le sue idee

ingresso; 8 euro (biglietto di entrata al Salone)
ingresso alla sala; fino a esaurimento posti - GRATUITO
prenotazione presso il green point all’interno del Salone

Quest’anno il tema centrale de IL SALONE DEL LIBRO di Torino è LA MEMORIA. E’ stato naturale, a quindici anni dalla scomparsa di una figura importante come quella di Ken Saro Wiwa, recentemente riproposta al grande pubblico grazie anche allo scrittore ROBERTO SAVIANO, pensare a un evento a lui dedicato.

La scelta di dare vita a questo evento è caduta sulla rock band italiana IL TEATRO DEGLI ORRORI.
Non poteva essere altrimenti.
Già, perché Il teatro degli orrori nel novembre del 2009 hanno pubblicato il loro disco, A SANGUE FREDDO, dedicato appunto allo scrittore e attivista nigeriano giustiziato nel ’95.

L’evento si svilupperà in due momenti distinti: una lettura di scritti di Ken Saro Wiwa da parte di Pierpaolo Capovilla (cantante del gruppo) con sottofondo musicale de Il Teatro degli Orrori e un set di quattro brani tratti dall’ultimo disco, riarrangiati per l’occasione in versione acustica, con archi, chitarre acustiche, theremin e altri strumenti unplugged.

KEN SARO WIWA
Narratore, poeta, drammaturgo, autore televisivo, ed infine attivista politico e leader del MOSOP - Movement for the Survival of the Ogoni People: la sua battaglia per il rispetto dell'ambiente gli costò la vita.
www.remembersarowiwa.com

http://www.salonelibro.it/it/organizza-la-visita/programma/details/1849-a-sangue-freddo-reading-concerto-del-teatro-degli-orrori-a-quindici-anni-dalla-scomparsa-di-ken-saro-wiwa-tema-la-memoria-svelata.html

domenica 9 maggio 2010

Salone del Libro 2010

Le Sirene non amano particolarmente la confusione, perciò dubitano di essere al Salone del Libro 2010 che si svolgerà la prossima settimana da giovedì 13 a lunedì 17.
Il programma, che ha come tema "la memoria" pare comunque interessante: per esempio sarà ospite Jonathan Lethem, e sarà assegnato il premio del Salone (in finale Paul Auster, Amos Oz e Carlos Fuentes). Paese ospite d'onore l'India.
Se qualche lettore se la dovesse sentire di affrontare la mischia e volesse mandarci il suo reportage lo pubblicheremo volentieri...In bocca al lupo...

martedì 4 maggio 2010

8 Maggio 2010: la lunga notte dei libri a Berlino


L'8 maggio sara' gran festa per coloro che amano i libri: a Berlino si ripete la Lunga Notte dei Libri.
La 12 esima edizione si tiene, come sempre, a Kreuzberg, in Oranien Straße. Nelle librerie e nei locali che costellano la via avranno luogo letture, incontri con gli autori, per i piu' piccoli spettacoli di burattini ispirati a racconti ed inoltre mercatini dello scambio del libro. Si va avanti fino a tardi. Una festa per tutti coloro che invece del pane divorano libri. Trovate le informazioni sul sito tedesco qui

sabato 1 maggio 2010

Stranger Than Fiction


A volte la realtà diventa tutt'uno con la fantasia. Avvenimenti che potremmo trovare tra le pagine di un libro poliziesco o noir diventano tangibili, con tutte le conseguenze.
Anche se con il mio consueto ritardo, sono venuta a conoscenza di una storia curiosa e vera che ha a che fare coi libri, la letteratura e la potenza insospettata della cultura.
All'inizio di quest'anno, durante un'intervista con una giornalista di Repubblica, Philip Roth fece una scoperta: aveva in precedenza rilasciato dichiarazioni a tale Tommaso Debenedetti, che contenevano opinioni negative riguardo alla presidenza di Barack Obama.
Roth era sorpreso, non ricordava di aver detto niente del genere. Soffriva di amnesia? Sdoppiamento della personalità? Mentiva?
Niente di tutto questo. Dopo una telefonata al proprio agente letterario, lo scrittore aveva conferma di non aver mai rilasciato un'intervista del genere, tanto meno ad un personaggio con quel nome.
Roth ha fatto altre ricerche e, come è ovvio, anche i giornalisti che sono venuti a conoscenza dell'episodio. E' così emerso che Tommaso Debenedetti non solo aveva pubblicato sul quotidiano "Libero" la falsa intervista con l'autore americano, ma ne aveva scritte molte altre, tutte con scrittori importanti e conosciuti, da Gunter Grass a Nadine Gordimer a (errore non indifferente) John Grisham, e tutte inventate di sana pianta: ad esempio a John Le Carrè sarebbe stato attribuito un apprezzamento smodato per Berlusconi, dichiarazione che lo scrittore, venutone a conoscenza, ha seccamente smentito. E sembrerebbe che tutti gli scritti contengano affermazioni del genere.
Curioso, veramente curioso. Prima di tutto perchè si tratta di un bluff gigantesco che -vista la caratura delle vittime- era impossibile non venisse scoperto. Cosa voleva ottenere Debenedetti, che per altro è figlio di uno scrittore e nipote di un noto critico letterario? Anche se si fosse procurato una fama, era certo che non sarebbe durata a lungo. Almeno sui giornali stranieri. Si è trattata forse di una manovra che voleva rivalutare agli occhi degli intellettuali l'immagine di Berlusconi? Non lo so.
Se così fosse sarebbe interessante notare come la letteratura dimostra di avere ancora una certa importanza nella formazione delle opinioni, al punto che gli uomini politici sono disposti a inventarsi piani macchinosi per guadagnarsi una certa credibilità presso la classe intellettuale italiana e straniera.
Un'altra ipotesi che mi viene di fare è che Debenedetti avesse bisogno di pubblicità ed abbia trovato questo sistema per ottenere quel pò di notorietà che potrebbe occorrergli per accedere alle selezioni del Grande Fratello o per pubblicare un libro di memorie (non sarebbe il primo).
Certo, se il motivo è questo, il giornalista s'è dato un bel da fare, scrivendo false interviste e addirittura producendo dei falsi nastri con le registrazioni che promette di portare di fronte ad un giudice nel caso fosse denunciato. Cosa che è puntualmente avvenuta, anche se ora Debenedetti dice di non riuscire a trovare proprio i nastri dell'intervista a Philip Roth.
Per chi fosse interessato ad approfondire ecco il link al blog della trasmissione Alaska, che contiene a sua volta tutti i link agli articoli pubblicati su questa storia, compresi quelli del New Yorker, che ha seguito la storia dall'inizio. Buon divertimento...