sabato 16 aprile 2011

Life on Mars? Oliver Sacks, "Un antropologo su Marte"

Oliver Sacks è forse il neurologo più famoso del mondo. La sua opera ha il dono di spiegare in modo discorsivo e appassionante i meccanismi di malattie alquanto complesse senza cadere in eccessivi e ridondanti tecnicismi, schiudendo ai più il mondo misterioso nella nostra testa.
I suoi racconti dimostrano come il cervello umano sia capace di qualunque cosa e come la realtà di certe patologie sia molto vicina alla fantasia (specialmente quella dei film di fantascienza degli anni 50) e possa addirittura superarla.
In questo volume vengono raccontate sette storie di persone affette da disturbi singolari e di come la loro vita si sia strutturata o modificata a partire da essi. Com'è il mondo senza colore? E la vita senza memoria a breve termine? Com'è possibile fare il chirurgo se si soffre di Sindrome di Tourette? Com'è realmente il mondo di una persona autistica?
Potremmo immaginare che le risposte a quesiti del genere siano drammatiche, che la vita di queste persone sia segnata in modo totalmente negativo, ma non è sempre così. Certo, quello che accade ai protagonisti di queste storie ha spesso a che fare con la sofferenza, la mancanza o la perdita di una funzione che la maggior parte delle persone possiede.
Tuttavia, la cosa che emerge maggiormente è la capacità di adattamento degli individui a queste situazioni a volte paradossali, tanto che a volte sono alla base di un successo artistico e altre volte la scomparsa di queste condizioni invalidanti può creare problemi anzichè essere un sollievo.
Ad esempio, è sorprendente scoprire che riacquistare la vista per una persona rimasta a lungo cieca può essere un dramma più che una gioia, perchè può distruggere tutte le certezze acquisite in anni di vita senza vista. Il cervello, abituato all'assimilazione di elementi attraverso il tatto, improvvisamente si trova a dover combattere con un altro senso che (letteralmente) non sa come utilizzare e più che d'aiuto si rivela un disturbo.
Ed è abbastanza sconvolgente la vicenda dell'uomo incapace di ricordare compiutamente qualunque cosa non appartenesse alla sua giovinezza, intrappolato dalla propria memoria negli anni settanta o -all'estremo opposto- l'ossessione mnemonica di un pittore Italiano per il piccolo paese in cui era nato che ha certamente qualcosa di patologico, anche se Sacks non lo visita e si limita a fare delle supposizioni su quale potrebbe essere l'origine di questo stato.

La malattia può diventare addirittura un elemento costituente della personalità del "malato", tanto che il medico Tourettico* ritiene la sindrome da cui è affetto una parte di sè e che alcuni autistici descritti nel libro diventano orgogliosi della propria condizione, per quanto possa essere fonte di dolore e certamente di isolamento.

Ci si scopre affascinati e un pò impauriti da questi disturbi che ci portano in situazioni talvolta difficili da visualizzare, e che possono tuttora essere misteriosi anche per la scienza.
In questo senso l'autismo** (di cui vengono illustrati due casi esemplari) è una patologia che suscita grande curiosità, anche perchè le persone che ne soffrono sono a volte (dipende dalla gravità del caso) in grado di razionalizzarla e pertanto di darne una visione dall'interno che è  illuminante, commovente ed agghiacciante allo stesso tempo. Temple Gradin, protagonista del capitolo che dà il titolo al volume, è un esempio incredibile di questa capacità ed è autrice lei stessa di libri sulla propria vita ed il modo in cui percepisce il mondo.
Questa consapevolezza della propria condizione è un elemento della disabilità al quale non siamo ancora abituati, ma che è già radicato anche nella comunità sorda e che credo sia l'indispensabile evoluzione per coloro che sono affetti da questi (ed altri) disturbi. Il riconoscimento della propria diversità come una ricchezza -anche culturale- è la base per l'uscita definitiva da una logica assistenzialista che riduce a poco o niente le aspettative di successo personale, soprattutto lavorativo. La testimonianza della Gradin è la dimostrazione che la disabilità è spesso generata dall'incapacità di una società (e di molti individui) di accettare un piano di vita non omogeneo e standardizzato.

Un libro insomma, che vi darà moltissimo da pensare.

*I sintomi della Sindrome di Tourette sono diversi: impulsi irresistibili a fare movimenti improvvisi e ripetitivi, pronunciare giochi di parole, cedere ad una serie di tic compulsivi, solo per dirne alcuni. In precedenza ho recensito"Testadipazzo" di Jonathan Lethem, che ha per protagonista un giovane Tourettico.
**L'autismo è un fenomeno tanto misterioso quanto grave, di cui ancora la scienza non ha trovato la causa certa (si fanno molte ipotesi e in realtà le cause potrebbero essere molteplici). Le persone che ne sono affette possono avere disturbi di diverso genere, dalla difficoltà di espressione verbale e di relazione, alla mancanza di certi processi di organizzazione delle funzioni cerebrali. Ciò che sconcerta i più è che queste gravi carenze sono a volte accoppiati talenti eccezionali nei campi più disparati: la matematica, l'arte, la musica.

(Oliver Sacks "Un antropologo su Marte"1999 Adelphi)