Se fino agli anni sessanta gli inglesi
avevano la nomea di bacchettoni terrorizzati dal sesso, dagli anni
ottanta in poi la loro immagine è progressivamente cambiata, e le
giovani generazioni si sono dimostrate sessualmente molto più
libere, abbastanza spregiudicate e un tantino inconsapevoli delle
conseguenze (ricordo il fenomeno delle mamme teen-ager, che in
Inghilterra fino a qualche anno fa erano un piccolo esercito e al
quale MTV ha anche dedicato un format). Secoli di moralismo (e la
religione cristiana) non si cancellano però facilmente, e da questa
dicotomia sbocciano le “Due storie sporche” di Alan Bennett, in
cui gli atteggiamenti sessuali del popolo d'Albione trovano il loro
posto e sono adeguatamente sferzati dall'umorismo brillante di questo
scrittore, che ne mette in luce i lati contraddittori e ridicoli.
Nel primo racconto, “Mrs Donanldson
ringiovanisce”, incontriamo una non ancora sessantenne piacente
vedova che per arrotondare lavora come finta malata in un ospedale a
beneficio di praticanti di medicina. Suo compito è fingere sintomi
di varia natura o talvolta sostenere in veste di figlia o di moglie
la performance di altri colleghi. Oltre a ciò affitta parte della
sua casa a studenti universitari. Sarebbe di per sé una situazione
abbastanza interessante, ma quando un giorno l'attuale coppia di
inquilini si trova nell'impossibilità di pagare l'affitto, le fanno
una proposta abbastanza particolare. Mrs Donaldson accetta e
le conseguenze saranno imprevedibili. Così una donna ormai ritirata
dalla mondanità e che non rimpiange particolarmente la compagnia del
marito morto -terribilmente noioso- riscoprirà il sesso in modo
inaspettato. Mrs Donaldson è ben consapevole della propria età e
constata, nonostante le proposte di un medico e di un collega
all'ospedale, la differenza tra il suo corpo di donna matura e quello
molto più giovane dei propri inquilini; tuttavia non prova invidia
per loro, e riesce a sublimare la sua soddisfazione attraverso quella
di altri. Assistiamo ad un confronto tra due generazioni che hanno
vissuto e vivono il sesso il maniera totalmente opposta, chi come un
dovere coniugale che avrebbe potuto essere più appagante, e chi come
un esercizio ginnico ed esibizionistico che a tratti diventa puro
spettacolo.
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Mr Alan Python Bennett |
Bennett ha scelto di osservare il
comune senso del pudore e del sesso con gli occhi di due donne agli
antipodi, e le interpreta con grande finezza e
partecipazione: è facile affezionarsi a Mrs Donaldson, ma nemmeno si
riesce a detestare la rigida Mrs Forbes; il punto di vista femminile
è di per sé una scelta originale e mette al centro di un aspetto
sempre più stereotipato e mercificato della vita due signore non più
giovanissime che non rappresentano nella sessualità della società
dei consumi un elemento appetibile, dimostrando quanto sotto sotto il
moralismo ed i pregiudizi siano tutt'altro che superati. Potete
ritrovarvi o meno in questa lettura (anche l'autore potrebbe non essere d'accordo), ma una cosa è certa, vi divertirete
tantissimo a leggere questo libro.
(Alan Bennett “Due Storie Sporche”
Adelphi, 2011)
2 commenti:
Voto per il primo racconto :)
E' anche il mio preferito. Però il secondo è veramente esilarante!
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