“La Maschera della Morte Rossa” è
un racconto visionario, basato su immagini deliranti e allucinate,
quasi psichedeliche, in cui i colori e le luci sembrano vorticare
davanti agli occhi del lettore e costruire il mondo perverso del
principe Prospero. Qui il tema della claustrofobia, classico nella
letteratura di Poe, si replica per così dire al contrario. Se
infatti in molte sue storie il terrore di restare imprigionati è
esplicito, addirittura dichiarato dai personaggi, qui l'isolamento in
uno spazio chiuso -anche se lussuoso e fantastico- è cercato (almeno
all'inizio) dal principe e dai suoi ospiti. Mentre la Morte Rossa
uccide più della metà della popolazione del regno, questi
privilegiati hanno come unica preoccupazione quella di
divertirsi...forse vi ricorda qualcosa. Nella letteratura vi è più
giustizia che nella vita, e sappiamo che tanta arroganza non resterà
impunita. Il testo proposto non è integrale, e perde in parte la
qualità di narrazione per immagini, pur mantenendo l'atmosfera di
dissoluzione e decadenza propria del racconto originale. Se
letterariamente si perde qualcosa, con la musica viene creato uno
spazio impalpabile e allo stesso tempo concreto che aggiunge una
terza dimensione alla narrazione. La formazione del gruppo è ridotta
al minimo (batteria, tastiere e chitarra) e questo rende asciutto ma
non eccessivamente spigoloso il suono, che contrasta con lo stile
comunque ricco e ridondante della scrittura. La
musica accompagna la voce di Franz Casanova, ci guida nella
storia senza mai sopraffarla; resta invece al suo servizio alternando
momenti cupi ad atmosfere sognanti e leggere, quasi bucoliche.
Seguendo la progressione degli eventi si fa spettrale, cambia peso,
culmina nell'agghiacciante rivelazione finale e si dissolve, come il
regno del principe Prospero.
Al cd è ovviamente allegato il testo
del racconto in italiano e inglese, in un libretto illustrato e
curato graficamente da Siro Garrone. L'ascolto ideale è di notte, in
cuffia e possibilmente al buio, se non vi spaventate troppo. Gli
sviluppi dei fonodrammi possono essere interessanti, e dopo i
Racconti del Mistero e del terrore si potrebbe pensare di riproporre
classici della narrativa, riletti grazie alla musica, liberando nuove
interpretazioni possibili. Speriamo allora che questo non resti un
esperimento ma si consolidi e includa nuove opere.
Se poi questa estate vi capitasse di
trovarvi dove suonano Il Babau & i Maledetti Cretini, andate ad
assistere ai fonodrammi dal vivo, lì è la musica a prendere il
sopravvento, e tutto cambia nuovamente.
(Il Babau & i Maledetti Cretini “La
Maschera della Morte Rossa”, 2013 -Volo Libero)
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