martedì 14 agosto 2012

Coppie, parte 1: Burning Down The House! A.M. Homes, "Musica per un incendio"


La casa può essere un punto di partenza o di arrivo, un luogo che dà sicurezza attorno al quale gira tutta la vita. Una tana, una prigione.
In questo libro la casa diventa totem dei valori della borghesia americana, simbolo per i suoi protagonisti Paul ed Elaine Weiss (conosciuti nel racconto “Adulti da soli” contenuto in “La sicurezza degli oggetti”) di ogni cosa che non riescono ad essere. Insoddisfatti e litigiosi, soffrono della propria incapacità di essere felici di ciò che hanno (lavoro, figli), pur non sapendo cosa potrebbe dargli sollievo. E vedono le altre famiglie, così perfette, in cui i figli sono affettuosi ed educati, le madri ottime donne di casa, i mariti uomini efficienti che danno sicurezza. Non li capiscono. Una sera, esasperati l'uno dall'altra danno fuoco all'idolo che rappresenta il loro fallimento.

I danni sono relativi, ma la loro azione innesca una catena di conseguenze inaspettate: attorno alla casa semibruciata cominciano ad accorrere i vicini, quei vicini perfetti e senza macchia che finora avevano conosciuto solo superficialmente, Mrs Hansen, un'anziana signora con l'hobby del giardinaggio e dell'alcol che approfittando della serratura della porta rotta s'insinua in casa e diventa baby sitter e governante; Pat e George, gli immacolati rappresentanti di ciò che una coppia felice dovrebbe essere; il poliziotto di quartiere; i genitori di Elaine, un padre taciturno ed una madre petulante, l'amante di Paul, Susan, che si prende cura di uno dei loro figli. E poi architetti nevrastenici, entusiasti operai di un'impresa di pulizie: tutti si accalcano attorno alla famiglia Weiss, archetipi americani ormai noti, accorrono con i loro buoni consigli, le loro certezze, i loro segreti.

Nel loro viaggio alla ricerca dell'Eden perduto della normalità e nel tentativo di cambiarla (fare un patio, mettere una porta finestra, fare carriera, trovarsi un lavoro) questi novelli Adamo ed Eva assaggeranno un inaspettato ed amaro frutto della conoscenza, diventando uno specchio in cui la società viene a riflettersi, a far mostra di sé. Entreranno nell'intimità dei loro vicini, scoprendo dietro alle facciate delle case dipinte di bianco un mondo segreto e surreale che tutti tengono quietamente nascosto agli occhi degli estranei.
Sesso di ogni tipo, droghe, cetriolini sottaceto, consulenti scolastici. Nel tentativo di cambiare sé stessi , di sistemare le cose provano tutto, ma più cercano di uscire dalla stasi, più si trovano lontani, ripiegati ed egoisti. Si perdono nel letto della vicina perfetta oppure si trovano sotto le mani di un tatuatore in un quartieraccio del centro (uno degli episodi più divertenti del libro), si ubriacano insieme, si confortano e si picchiano.

Quando l'epilogo va in scena è come svegliarsi da un sogno: troppo concentrati su loro stessi, Paul ed Elaine hanno tralasciato ciò che avveniva sullo sfondo ed ora diventa prorompente ed inevitabile. La fine arriva in un lampo -con un episodio che ne ricorda molti altri realmente accaduti- ed ecco un altro simbolo, il sacrificio dell'innocente, a tagliare per sempre col passato, a scacciarli per sempre dal Paradiso.

A.M. Homes ha scritto un romanzo destinato a diventare un classico contemporaneo, che corre sul confine tra simbolismo e iper-realtà in cui non si limita a criticare la vita dei sobborghi, analizza ogni sfumatura della meschinità e della calma follia che ci accompagna quotidianamente.
Paul ed Elaine ricordano molto Frank ed April di “Revolutionary Road”, anche loro occupati a farsi male, a distruggersi per l'incapacità di adattarsi ad una vita senza sogni fatta di sole certezze prefabbricate da cui non riescono a fuggire. Ma mentre il confronto tra i personaggi di Richard Yates era più intimo e legato alla coppia, il duello dei coniugi Weiss esonda dai confini familiari e diventa lo sfondo di un cataclisma che inghiotte gli interi Stati Uniti.
Dopo, resta in piedi solo la casa, ancora, svuotata di ogni suo senso e prerogativa.

(A.M. Homes “Musica per un incendio” 2011, Feltrinelli)

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