mercoledì 6 gennaio 2010

Una risata vi seppellirà: Fredric Brown, "Marziani, Andate a casa!"


Se Frank Zappa avesse posto la domanda "Does humor belong to science fiction?" Fredric Brown avrebbe certamente risposto sì. La sua, di tutte le invasioni aliene immaginate da cineasti, disegnatori di fumetti e scrittori, è la più letale e spassosa: piccoli uomini verdi armati non di temibili arsenali o raggi mortali ma di una carognaggine senza pari ed un desiderio d'infastidire il prossimo veramente "da una altro pianeta".
L'invasione inizia una sera di marzo, quando la porta della baracca nel deserto californiano dove Luke Deveraux -scrittore dalla sbronza facile in crisi creativa- si è rifugiato per scrivere un romanzo di fantascienza, risuona dei colpi di un visitatore, che si rivela essere un marziano terribilmente curioso e fastidioso, al quale non si possono porre domande di alcun tipo (la risposta sarà invariabilmente "Non sono affari tuoi, Mack") e capace di far perdere le staffe ad un santo lobotomizzato.
Luke decide che è meglio tornare in città e quello che trova al suo arrivo è spaventoso: i marziani sono dovunque: con i loro poteri sono in grado di scoprire tutti i segreti degli uomini e non vedono l'ora di creare scompiglio. In breve portano l'umanità alla disperazione.
Nessuna attività è più possibile, nè lecita nè illecita. Non si può combattere una guerra, fredda o meno, perchè i marziani spifferano tutti i segreti militari ai contendenti, rendendoli inutili. Non si possono trasmettere programmi radiofonici o girare film perchè i marziani disturbano e mettono in ridicolo qualsiasi copione. Non si può neppure fare sesso, perchè i marziani adorano spiare gli accoppiamenti degli umani, e possono vedere anche al buio, sotto le coperte.

Più di tanti saggi critici ed antropologici e di tante teorie filosofiche e religiose sulla caducità della vita, questo romanzo di Fredric Brown analizza e mette in ridicolo la nostra e qualunque altra società, la smonta pezzo per pezzo evidenziandone (con una punta di compiaciuto sadismo) le meschinità e le debolezze. Anche nell'uomo più serio e potente si nasconde un fesso ("Fesso tu, Mack!") incapace di affrontare il ridicolo.
Nulla li può colpire e loro non fanno niente di fisico per danneggiare gli uomini. Si limitano ad osservarli e sbeffeggiarli. Non si può sconfiggerli con nessun'arma conosciuta, neanche le teorie da "La guerra dei mondi" valgono con loro. Il miracolo di Pulcinella, che batte i prepotenti disorientandoli e prendendosi gioco di loro si allarga al pianeta, mettendo in ginocchio l'intera umanità.
E' divertente vedere lo status quo e la logica che lo ha generato ridotti a pezzettini ed immaginarsi cosa potrebbe accadere anche adesso se un'invasione del genere dovesse concretizzarsi. Provate a pensarci un pò.
Ma Brown fece di più: nel 1955, all'apice di una stagione in cui la fantascienza viveva la sua età dell'oro, non escluse nemmeno sè stesso e la sua categoria da questa gigantesca burla, mettendo in guardia gli scrittori dalle illusioni da loro stessi creati: nel libro all'arrivo dei marziani, la letteratura fantascientifica scompare, rimpiazzata dal genere western. Ed in effetti è proprio ciò che è accaduto a questo genere quando il futuro è diventato presente e l'immaginazione ha ceduto il posto alla deludente realtà, quando negli anni non si sono materializzate le speranze ma sono scomparse le illusioni e le fantasie di quegli anni.

Purtroppo questo libro è praticamente introvabile, io stessa l'ho avuto in prestito dal mio fornitore di fiducia, grande appassionato di questo scrittore. Una storia tanto originale e divertente varrebbe la pena di essere ripubblicata!

(Fredric Brown "Marziani, Andate a Casa" 1999, Classici Urania Mondadori)





2 commenti:

Gemelle a rotelle ha detto...

Voglio leggerlo anche io!!!

Tom ha detto...

Io ce l'ho e l'ho letto.
Ma non sono cavoli tuoi,Mack! ;)