venerdì 6 settembre 2013

Sweet Dreams are made of this: "Fare Editoria", Luca Leone

Come moltissime persone ho un sogno, lavorare in mezzo ai libri: come autrice, disegnatrice, bibliotecaria, libraia o editore, qualsiasi cosa andrebbe bene. Ma di come si fanno i libri, di come
arrivano in libreria, delle ragioni della continua crisi dell'editoria non ne sapevo nulla, e nemmeno sono stata in grado recuperare informazioni per farmi un'idea di come funzioni il sistema. Questo volumetto ha posto infine termine alla mia ignoranza, e la nebbia mitica che avvolge il mondo degli editori italiani ha iniziato a dissolversi. Per rivelare purtroppo una situazione agghiacciante, che però è meglio conoscere.
Creare un libro, pubblicarlo e venderlo non è semplice, e non solo per una questione di soldi: bisogna conoscere l'oggetto-libro, mantenere relazioni con i distributori, sapersi promuovere, saper scegliere gli autori e sviluppare i progetti editoriali, conoscere le nuove tecnologie, i calendari di pubblicazione e (soprattutto) l'infernale sistema burocratico e di tassazione italiano. Ognuna delle figure che ruotano intorno ai libri ha parte attiva nella loro vita, anche i lettori, normalmente portati a vedersi come passivi, in balìa delle scelte delle case editrici e di conseguenza del mercato; in realtà contribuiscono in non poca misura alla vita dei libri e alla cultura. L'acquisto di un bene è di per sé un gesto forte, e quando compriamo un libro favoriamo un certo tipo di autore, di casa editrice, di libraio: rifornirsi di letture in una piccola libreria o in un megastore o in un supermercato non è la stessa cosa, e il vantaggio di risparmiare qualche centesimo può essere alla lunga un danno; nemmeno scegliere un volume “di grido”, un titolo scritto da qualcuno già noto o da un autore meno conosciuto che però potrebbe avere qualcosa di nuovo da dire è qualcosa che non ha conseguenze. Certo, la fiducia non va data a chiunque a prescindere, solo perchè sconosciuto o pubblicato da una piccola casa editrice, ma per lo stesso motivo non bisogna escludere determinati autori dalla nostra ricerca e non dargli una possibilità. Luca Leone chiama il lettore in causa togliendogli il ruolo di semplice consumatore, dandogli delle precise responsabilità e con esse gli ricorda che scegliere un libro è qualcosa che prende tempo e che va fatta con calma e amore.
Ovviamente anche autori, editori, distributori e librai hanno dei doveri, e sono sia pratici che deontologici. Questo libro non ha solo il merito di spiegare in modo limpido, appassionato e piacevole come funziona l'editoria italiana, ma anche di chiarire le relazioni e i ruoli -strettamente collegati tra loro- di ognuno dei protagonisti in gioco. Quando si conoscono i fatti ci si sente più comprensivi per i prezzi dei libri, esagerati ma dovuti ad un carico fiscale veramente assurdo, e desiderosi di seguire le piccole case editrici, quelle che di fatto scoprono i nuovi talenti e sono fonti di novità e varietà in un panorama che appare sempre più appiattito e conservatore. Non mancano un capitolo (piuttosto divertente) dedicato agli autori che contiene anche qualche utile consiglio per chi voglia presentare i propri lavori ad una casa editrice, e uno che si occupa dell'ebook e spiega perfettamente i motivi pratici e affettivi per cui questo mezzo difficilmente riuscirà a sostituire il nostro amato libro di carta.
Finita la lettura certamente i sogni (anche i miei) si saranno ridimensionati, ma saremo in grado di apprezzare il lavoro che sta dietro ad ogni volume e di fare scelte più consapevoli e soddisfacenti. Vi consiglio anche di visitare il sito di Infinito Edizioni, molto ben fatto.

(Luca Leone “Fare Editoria”, 2013 Infinito Edizioni)





3 commenti:

monty ha detto...

Interessante.
Io ero rimasto ad un
IVA più vantaggiosa (il 4%) rispetto,
ad esempio, a quella per la musica
(il 20%). E' cambiato qualcosa?

Gemelle a rotelle ha detto...

Mah, tanto per darti un'idea, l'editore paga le tasse su tutti i volumi invenduti, che ha in magazzino o in libreria. E se non li vende ha pagato le tasse per niente(pensa ai libri che vanno al macero), ed è solo una delle spese...Ma il carico fiscale è veramente sorprendente!

Gemelle a rotelle ha detto...
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