Milano assiste ad una drammatica morìa di librerie. Dopo il grido d'aiuto lanciato dalla storica Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele, sabato 9 novembre sarà l'ultimo giorno della Libreria Largo Mahler, che già a settembre aveva annunciato la chiusura. Nella città che fra poche settimane ospiterà Bookcity, nella città dell'editoria, la scomparsa di ogni libreria, ma soprattutto delle piccole librerie, che sono luoghi di cultura molto più dei grandi store, è un vero dramma. I rischi di una struttura di distribuzione editoriale affidata solo ai grandi marchi sono abbastanza evidenti: omologazione dei titoli a favore delle grandi case editrici, con un conseguente appiattimento dei punti di vista e delle idee offerte ai lettori. Le piccole librerie offrono i titoli di grido e in più possono proporre scoperte editoriali sulle quali il grande negozio -che segue una politica unicamente commerciale- difficilmente punterà. Per queste ragioni e per il rapporto diverso che si instaura tra libraio e lettore, è importante la sopravvivenza delle piccole librerie, soprattutto nelle zone meno centrali delle grandi città, dove sono spesso punti d'incontro e socializzazione.
E' nata da poco LIM, associazione delle librerie indipendenti di Milano, speriamo che riesca a rendere visibili queste realtà preziose del tessuto cittadino, e speriamo che la Libreria Largo Mahler rinasca, anche da qualche altra parte, perchè abbiamo veramente bisogno delle piccole librerie indipendenti.
Arrivederci, dunque.
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1 commento:
Ottima analisi di un evento, aime', tragico per la cultura Spero che questa libreria rinasca come dici tu.
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